Mobilità Marittima: Infrastrutture Portuali, Resilienza e Sostenibilità

L’Italia sta compiendo passi significativi per trasformare la mobilità marittima, migliorando la resilienza al clima e aumentando la sostenibilità delle infrastrutture portuali con un imponente investimento finanziario.

Un focus particolare è sul miglioramento dell’accessibilità marittima e sul consolidamento delle infrastrutture portuali, con interventi significativi al porto di Genova, dove è prevista la costruzione di un nuovo frangiflutti e l’ampliamento delle banchine per ospitare navi di grandi dimensioni. Queste modifiche mirano a migliorare la sicurezza e la capacità operativa del porto.

Parallelamente, con un investimento di 390 milioni di euro, si punta ad aumentare la capacità portuale estendendo da Trieste a Cagliari. Questo progetto include dragaggio, costruzione di nuovi moli e piattaforme logistiche, e lo sviluppo di una nuova zona franca a Trieste per rendere i porti italiani più competitivi su scala internazionale.

Il progetto “Stretto Verde”, finanziato con 50 milioni di euro, mira alla transizione energetica nei porti dello Stretto di Messina, tra cui Messina, Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, con l’introduzione di un deposito costiero di GNL e l’elettrificazione delle banchine per ridurre le emissioni di gas serra.

Questi progetti migliorano non solo la capacità e l’efficienza dei porti italiani ma anche la loro resilienza ai cambiamenti climatici, integrando misure di adattamento e valutazioni del rischio climatico per guidare gli investimenti. In aggiunta, l’Italia sta implementando riforme orizzontali e settoriali per aumentare la resilienza economica e sociale, inclusi miglioramenti nell’efficienza energetica degli edifici e nella mobilità sostenibile, parte di un vasto piano di recupero e resilienza.

Con questi sforzi, l’Italia mira a posizionarsi come leader nella sostenibilità portuale e marittima, allineando le sue strategie con gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile e di azione climatica.